Oggi, tirando le fila del percorso sulla maternità fatto negli ultimi mesi con una mamma, abbiamo ripensato ai punti salienti toccati.
Uno di questi certamente è stato il rapporto tra gli ideali e la realtà.
Ciò che abbiamo scoperto insieme è che le maggiori frustrazioni e delusioni rispetto il suo “esser madre” derivavano dal gap tra
- ciò che si aspettava (ciò che avrebbe dovuto essere lei stessa come madre, come avrebbe dovuto essere e comportarsi con i suoi figli, a come sarebbe dovuta andare una determinata situazione) e
- la realtà, che quasi mai si piega alle nostre aspettative.
Insomma, gli ideali sembravano sempre essere un male, rovinosi.
Poi però ci siamo chieste:
Ma questo è sempre vero? Potrebbe essere che dipenda dalla natura delle aspettative?
Gli ideali non sono tutti uguali, ma si distinguono in almeno due grandi insiemi.
Ci sono gli ideali che si formano in seguito alle varie esperienze, al “si deve”, “così si fa” che si impara strada facendo, quasi automaticamente e senza che vi sia una riflessione.
Sono quegli ideali che non possono che essere rigidi in quanto vengono introiettati da fuori e non sono mai stati rielaborati, che non si piegano alla vita ma si pongono come delle linee guida che dovrebbero aiutare a prendere delle decisioni ma che alla fin fine possono alimentare sensi di colpa e inadeguatezza.
Ma non tutti gli ideali sono così.
Vi sono ideali che si costruiscono in seguito ad un dialogo onesto con se stessi, una conversazione che punta a chiarire cosa è davvero importante per noi e le varie strategie per tendere verso ciò.
In questi ideali è racchiuso il meglio di noi stessi, la nostra massima aspirazione che però non esclude i nostri limiti ma li include. In questo caso, di fronte alle circostanze, gli ideali sono vere linee guida, indicano qual è la strada da percorrere pur nella flessibilità, piegandosi all’intelligenza della situazione.
Le due domande con cui voglio lasciarti oggi sono:
- Qual è il “modello ideale” dell’essere madre (già presente) al quale rispondi?
- Senti di averlo scelto o senti di volerlo mettere in discussione per crearne uno “su misura”?
Lisanna